Non serve essere amanti delle molteplici sfumature della natura felina per conoscere e apprezzare Io + gatto. La sovrimpressione del volto di Wanda Wulz con l’immagine del suo gatto, resta infatti tra le sperimentazioni più note dell’artista e fotografa triestina sedotta dal futurismo, oltre ad essere tra le icone più apprezzate della storia della fotografia italiana, conservate dal Museo Nazionale della Fotografia Fratelli Alinari di Firenze.

Una rappresentazione del nostro migliore patrimonio fotografico, al pari dei “Campi di Annibale” di Gioacchino Altobelli o i “Ritratti giapponesi” di Felice Beato, tra le oltre 200 fotografie d’epoca originali selezionate dalle collezioni Alinari per continuare il loro viaggio nella cultura della memoria con “Una storia della fotografia italiana 1841-1941” ospitata nella Sala Ipogea dell’Archivio di Stato di Torino.

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Una storia della fotografia italiana 1841-1941 pubblicato su Clickblog.it 18 giugno 2015 13:06.