La resa della bambina siriana fotografata da Nadia Abu Shaban

Posted by PhotoAdmin on 31 Mar 2015 / 0 Comment

La foto della bambina siriana che si arrende davanti alla macchina fotografica di Nadia Abu Shaban, scambiandola per un’arma

La guerra lascia ferite profonde ma questo scatto, preso dalla fotoreporter palestinese Nadia AbuShaban durante uno dei suoi viaggi nella Siria devastata dalla guerra, sembra confermare quando le sue conseguenze siano un grado i segnare a lungo.

Utilizzando i social network è la stessa fotografa con profondo dispiacere a specificare le dinamiche dello scatto

“Fotografia scattata a una bambina siriana. Lei crede che ho in mano un’arma e non una macchina fotografica. Per questo si è consegnata”.

Il ritratto di una bambina siriana di quattro anni che alza le sue piccole braccia e le mani strette a pugno davanti all’obiettivo della fotografa, per arrendersi, scambiando il flash della macchina fotografica per un’arma, trattenendo a stento la paura, il pianto, forse lo stesso fiato, del resto non lascerebbe indifferente nessuno.

Uno dei tanti volti dei bambini sopravvissuti ai bombardamenti guerra del regime di Bashar Al Assad contro i terroristi dello Stato islamico. Bombardamenti che hanno distrutto tutto senza risparmiare scuole e orfanotrofi.

Per l’Alto Commissariato per i diritti umani, i bambini uccisi dalla guerra siriana e tutto quello che si lascia dietro sono stati finora 7mila.

I dati Unicef più recenti stimano che i bambini costretti a lasciare la Siria sfiorano il milione, dei quali 740mila con meno di undici anni, mentre tremilacinquecento bambini siriani, dopo aver perso tutto, hanno già valicato la frontiera con Libano, Giordania e Iraq da soli.

La resa della bambina siriana fotografata da Nadia Abu Shaban é stato pubblicato su Clickblog.it alle 12:01 di martedì 31 marzo 2015.




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