David Bowie non ha bisogno dei riflettori per risplendere come il più luccicante degli outsiders, capace di inventare se stesso ad immagine e somiglianza del rock (ma anche il contrario), elevando le mille sfumature della natura umana a vette così spaziali, da sembrare la perfetta incarnazione dell’alieno caduto sulla terra.

L’esile e camalentico «uomo caduto sulla Terra» ha sedotto anche la storia della fotografia contemporanea, a partire dal ritratto scattato da Masayoshi Sukita nel 1977, diventato la copertina del dodicesimo album di Bowie “Heroes” e icona «for ever and ever», come annunciato dal profetico testo scritto con Brian Eno e ricordato da mostre e film che raccolgono i frutti del sodalizio artistico con il fotografo e la fotografia, dall’itinerante David Bowie is, partita dal Victoria and Albert Museum e arrivata al cinema, a “Heroes”.

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David Bowie: viaggio fotografico con l’uomo delle stelle pubblicato su Clickblog.it 11 gennaio 2016 09:54.