Le protagoniste dell’8° edizione del celebre evento annuale sono 11 fotografe attiviste internazionali che affrontano importanti tematiche contemporanee come la condizione della figura femminile a cavallo dei due secoli, i rifugiati, le armi nucleari, la reclusione e la libertà. Come ogni anno, la line up dell’evento che coinvolge tutta la splendida cittadina toscana si rinnova con una nuova selezione di immagini scelte quest’anno dalla curatrice Arianna Rinaldo, Direttrice artistica di Cortona On The Move.

Ecco i nomi svelati alla conferenza stampa in Fondazione Feltrinelli giovedì 3 maggio scorso: la nota Elinor Carucci, israeliana classe 1971, il cui lavoro "Getting Closer, Becoming Mother: About Intimacy and Family" è incentrato sul sentimento e l’unione che ha con i figli e la famiglia, suo principale soggetto da quando è fotografa professionista; Tanya Habjouqa, giordana classe 1975, con "Tomorrow There Will Be Apricots", progetto documentarista che narra le tematiche di genere, la rappresentazione delle diversità, l’espropriazione e le dinamiche socio-politiche in continua evoluzione del Medio Oriente; Poulomi Basu, indiana classe 1983, con "Blood Speaks: A Ritual of Exile" progetto transmediale che indaga le cause e le conseguenze della normalizzazione della violenza contro le donne in Nepal; Sanne De Wilde, belga classe 1987, che attraverso "The Island of the Colorblind" affronta il tema dell’acromatopsia, una patologia caratterizzata dall’estrema sensibilità alla luce, dalla riduzione della capacità visiva e dalla completa incapacità di distinguere i colori; Debi Cornwall, americana classe 1973, che con "Welcome to Camp America: Inside Guantánamo Bay" dà tre letture differenti della prigione situata a Cuba – guardie e detenuti, l’esterno della prigione, gli assolti e i rilasciati; Guia Besana, italiana classe 1972, analizza l’intima fragilità delle donne attraverso gli ultimi due secoli attraverso un occhio diverso in "Under Pressure"; Sim Chi Yin, Singapore 1978, espone "Fallout", reportage commissionato dal Museo del Centro Nobel per la Pace di Oslo, nel quale racconta l’esperienza degli uomini in relazione alle armi nucleari; Carlotta Cardana, italiana classe 1981, esplora il rapporto tra la cultura tradizionale dei nativi americani e l’identità delle popolazioni tribali odierne con "The Red Road Project"; Alena Zhandarova, russa classe 1988, attraverso "Puree with a Taste of Triangles" esplora la diversità e l’unicità di ogni persona in rapporto al mondo esterno; Jennifer Greenburg, americana classe 1977, propone con "Revising History" uno studio sulla fotografia, sulla natura dell’immagine vernacolare e il suo ruolo nella creazione di allegorie culturali; Allison Stewart, americana classe 1968, attraverso "Bug Out Bag: The Commodification of American Fear" ritrae ogni americano incontrato nel progetto mediante la sua Bug out bag, il kit essenziale per prepararsi alle catastrofi.
Anche quest’anno Canon sarà main sponsor di Cortona On The Move, presenziando anche con quattro suoi grandi progetti dedicati alla fotografia: la mostra "Arena – Video and beyond", una nuova sezione del festival dedicata ai linguaggi multimediali; le "Officine di stampa", che trasformerà la sede dell’associazione culturale Cortona On the Move in una tipografia creativa; la premiazione dei progetti vincitori del "Premio Canon giovani fotografi"; cinque workshop "Summer School", tenuti da fotografi di fama internazionale nonché Canon Ambassador, della durata di due giorni per cinque studenti di fotografia.

Appuntamento quindi a Cortona, dal 12 luglio al 30 settembre 2018.