Canon presenta la nuova mirrorless Full frame Canon EOS RP, un prodotto dalle dimensioni contenute e molto portatile (anche rispetto alla concorrenza) che però non va a lesinare su qualità e specifiche tecniche.

"Canon EOS RP è l’arma più giusta per far capire e conoscere le potenzialità del sistema R a quel segmento di pubblico che magari aveva qualche remora nell’acquisto di una EOS R, in termini di prezzo". Questo ci è stato inizialmente detto a Roma, durante una presentazione "non ufficiale" e sotto embargo. Ma non solo, perché Canon EOS RP può essere ideale anche per chi non desidera un prodotto ingombrante come EOS R o per chi possiede un parco ottiche EF già esteso e volesse inizialmente solo una macchina fotografica compatibile.

La nuova Canon EOS RP, nome in codice ML2, è una mirrorless Full frame pensata per l’amatore evoluto e che mixa al suo interno alcune caratteristiche vincenti di altri modelli quali EOS R (qui la nostra anteprima a Londra), EOS 6D MarkII ed EOS M50. Canon EOS RP dispone di un sensore CMOS Full frame da 26 Mpxl (come su 6D ma leggermente rivisto nell’architettura interna), processore dell’immagine Digic 8 (come su EOS M50), gamma ISO da 100 a 40000 ed espandibile fino a 102400 (come su EOS R) e scatto continuo da 5 fps in AFC e 4 fps in Servo. Come su EOS R la stabilizzazione non è a sensore ma è "simulata": grazie ai giroscopi integrati all’interno di macchina e ottiche, il processore Digic 8 è in grado di rilevare le sfocature, elaborare i dati e fornire una compensazione simulata fino a 5-stop; in sostanza, EOS RP processa ciò che legge il giroscopio interno e ciò che il vede il sensore ed invia le informazioni all’ottiche per stabilizzarla. Il comparto AF è quello che ha stupito su EOS R, per cui è replicato in piccolo: la tecnologia Dual Pixel è in grado di lavorare su ogni singolo pixel e garantisce un sistema da 4799 punti rilevati (contro 5665 di EOS R) con il 100% di copertura del sensore in verticale e l’80% in orizzontale; inoltre è l’Eye AF funziona anche in tracking. La sensibilità è quasi la stessa, dato che si spinge fino a -5 EV. Infine anche qui troviamo la modalità Focus Bracketing con la quale selezionare i numeri di scatti da effettuare (fino a 999) e la variazione di fuoco desiderata: con una sola pressione la macchina eseguirà tutti gli scatti impostati che verranno ricomposti in post con Digital Photo Professional per avere una maggiore profondità di campo (funzione ideale per la fotografia Macro).
Il mirino è un EVF da 2 milioni e 360 mila punti, con 0.70x di ingrandimento e regolazione delle diottrie. Il monitor posteriore touch LCD è orientabile ed è il medesimo a quello montato su EOS 6D MarkII anche in termini di risoluzione e luminosità: c’è anche la funzione Creative Assist che, proprio attraverso il display, permetterà di editare i file (anche Raw) direttamente in macchina.
Ma altre differenze rispetto ad EOS R? Innanzitutto lo scatto silenzioso, presente su EOS RP ma solo in modalità Scena. Poi le funzioni video: 4k/25p con AF a contrasto, Full HD/60p con messa a fuoco Dual Pixel fino a 120mb/s, campionamento 4:2:2 a 8-bit su registratore esterno (10-bit su EOS R). E poi, fondamentale, il corpo. La struttura interna rimane in lega di magnesio, ma per contenere il peso sono stati utilizzati anche la fibra di vetro e il policarbonato su una parte della struttura esterna. Scompaiono la Touch Bar posteriore, il display sulla calotta superiore e il pulsante Mode: al loro posto c’è il grande ritorno della ghiera PASM.

Come detto Canon EOS RP ha dimensioni leggermente più contenute rispetto ad EOS R ed è più leggera, ma per chi la trovasse "piccola" è disponibile un Extender Grip (non battery grip) che si aggancia alla calotta inferiore andando così a replicare praticamente in toto le dimensioni di EOS R. La batteria utilizzata ha un’autonomia di circa 270 scatti (standard CIPA) ed è la stessa montata anche su EOS M5, EOS M6, EOS 77D, EOS 800D ed EOS 200D.

Canon EOS RP sarà disponibile dal 27 febbraio ad un prezzo di € 1569.