Con un calendario di commemorazioni scandito da memorie più ‘resistenti’ dei ricordi di nonni mai conosciuti, e un quotidiano tessuto dalla cumunicazione virtuale, non vissuto direttamente, con il corpo e la mente, la nostra fragile natura senziente continua ad investire la fotografia di una funzione mnemonica in grado di riflettere anche sulla distanza tra memoria e ricordo.

Una distanza siderale, tra la visione di quello che non avvertiamo più con il corpo e i sensi ma “per sentito dire” e quella oggettiva ed etnografica che richiede l’esperienza diretta, cosiddetta “sul campo”.

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Tra Memoria e Ricordo | Aniello Barone | viaggi migranti é stato pubblicato su clickblog alle 12:06 di 23 aprile 2015.